Ho il mio codice di comportamento da rispettare, in merito a WhatsApp e in modo particolare ai suoi gruppi, senza dimenticare che spesso è meglio avere il dono della sintesi. Per comunicazione istituzionali meglio utilizzare l’e-mail.
1) Non serve aggiornare lo stato del profilo, se non si può rispondere: nessuno lo guarda.
3) Non inviare messaggi in piena notte, se il gruppo lavora in diurno.
4) Evitare l’abuso di messaggi vocali, consentiti come strappo alla regola se si è alla guida o comunque impossibilitati a scrivere.
5) No discorsi a due. Non inviare all’interno di un gruppo un messaggio diretto a un singolo componente, se non di dominio pubblico. Il messaggio diretto è più mirato e riservato.
6) Evitare errori grammaticali e di punteggiatura, per facilitare la comprensione del messaggio stesso; non spezzettare frasi.
7) Si parla esclusivamente di lavoro. Non scambiare WhatsApp per un bar una bacheca di un social: i commenti e le chiacchiere vengano riservati a differenti sedi. Niente catene, immagini compromettenti e niente ringraziamenti.
8) In presenza di altre persone, secondo la netiquette, silenziare il dispositivo e monitorare la chat attraverso le notifiche.
9) Evitare invii di foto e video (molti possono non avere un eccellente connessione).
10) Abbandonare la chat è liberatorio e spesso consigliabile: basta farlo con tatto e in modo formale.