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“Cazzo, non mi hai chiamato”, “Hey, me lo potevi dire, dai…” o “Eh, non mi hai invitato”. Mi sembra già di essere teletrasportato a martedì 26 novembre, quando quelli che non saranno venuti, metteranno al servizio della comunità elettronicomusicale tutta la propria proverbiale creatività, nelle giustificazioni e nelle scuse. Il Midance è un mostro che si sta ingigantendo, ma non è questa la sede per i tributi. Il Midance è un evento che mi prende sempre più tempo e paradossalmente lo sto delegando a professionisti del settore.

Per i più affezionati, quelli che magari lo frequentano dalla sua nascita, che risale a 17 anni fa, resta sempre una bicchierata tra amici, un momento ludico, goliardico, amicale. Pochi hanno centrato il core (business) del Midance: l’occasione che fa l’uomo pro, che eleva lo scambio, enfatizza il b2b, che crea rete e aumenta possibilità di scambio professionale, culturale e persino personale. Non lo nascondiamo, e qui parlo al plurale visto lo staff in espansione: pensiamo molto ad un Midance che possa esportare il made in Italy, ecco il perché degli esperimenti di Midance Ibiza 2019 e Midance Amsterdam 2019, al debutto quest’anno.
Ecco perché, personalmente, non invito nessuno a un compleanno, a una ricorrenza e tantomeno al Midance. Perché una fiera la si usa e la si cerca, la si sfrutta, non la si attende come dei tronisti sciantosi.

Nella vita si comunica e ci si informa, e bene, sennò si vive male. Facciamo ammenda sulla nostra, di comunicazione, spesso avanguardista, raramente imprecisa, a volte provocatoria ma fortemente esaustiva. I social, gli eventi in co-partnership sono da sempre per noi uno strumento per raggiungervi. Ma non chiedeteci di allertarvi e supplicarvi sotto data, uno a uno, in questo momento di crescita. Ci sono newsletter create ad hoc e modalità ben più serie e pratiche di un passaparola casuale.

E non vogliamo più sentire la frase “gli italiani non fanno squadra”: vogliamo allargare gli orizzonti di tutti. Per questo motivo, credeteci, ascoltateci: usateci. Sfruttate il Midance come humus su cui seminare, come piattaforma da cui decollare, come network su cui investire. Sono nati tanti successi e tanti artisti, al Midance, giovani e non. Vogliamo che, con i tuoi mezzi, la tua esperienza e la tua vocazione, possa anche tu dire la tua attraverso il nostro nome e la congiunta esperienza. Non attendo che tu mi chieda di essere invitato al Midance, sei troppo intelligente e maturo per capire che con l’individualismo, nella vita, non si va da nessuna parte. E poi, dai, sei troppo intelligente anche per non auto invitarti.

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