Come sta cambiando la vita dei produttori (se sta cambiando)? Lo abbiamo chiesto all’eclettico Carl Fath, che racconta di un’evoluzione figlia di “quest’epoca di grande accelerazione ed estremizzazione”. E che ha aperto anche una sua attività di production, mix e mastering per conto terzi.
Pensi che un singolo possa bastare per appagarsi?
Decisamente no, però aiuta.
Cosa hai in cantiere?
Diversi progetti, molto variegati, ibridi, ai quali lavoro parallelamente.
Sei sempre stato un produttore. Ti è mai venuta voglia di fare il dj?
Sì certo, anche se non ho mai speso molte energie in questa direzione, ma non lo escludo affatto, anzi.
Che genere ti piace?
“Non faccio distinzione, mi interessano i brani presi singolarmente, anche se prediligo musicalità ed armonia, oltre alla grinta e quel ‘je ne se qua’ che aiuta il pezzo a distinguersi, ad evitare l’omologazione e lo scopiazzamento.
É importante, e se sì quanto, promuovere una produzione, al giorno d’oggi?
Importantissimo. Ma non più di ieri o dell’altroieri….
Cosa pensi di questa voglia di dance da parte dell’opinione pubblica mondiale?
Non posso che pensarne benissimo. Sicuramente questo succede perchè la dance è l’unico genere che ha saputo contaminarsi ed evolversi all’inverosimile, instancabilmente. Mentre il rock e tutti i suoi sottogeneri stagnano ormai da anni.
Qual è il tuo software musicale preferito?
Impossibile rispondere. Ogni software può dare il suo contributo al processo produttivo-creativo, ma se dovessi individuare quelli che per me sono imprescindibili direi StudioOne, Ableton, Melodyne e la suite di plugin Waves.
Quale azienda casa discografica è un passo più avanti delle altre?
Diciamo che si alternano, ognuna ha un suo periodo di lungimiranza e predominazione per poi recedere e lasciare spazio ad altre fino ad un immancabile ritorno.
Questo scarto lo noti forse sul lato economico? Dj ricchi e dj poveri. Sei d’accordo?
É indiscutibile. Credo sia il riflesso di un periodo storico che non conosce mezze misure, interamente votato all’estremizzazione. Io non giudico questo trend, mi limito a prenderne atto.
Coadiuvato da Roberto Turatti, è in uscita su Bang Record con l’inedito “Ride A Bomb” di Helsinki J e il remix come Truss Rod di “Inner Galactic Lovers” di Kutiman. Qual è il progetto musicale che ti sta dando grandi soddisfazioni?
Truss Rod, che ho realizzato con Roberto Turatti, Jacopo Festa e Barbara Schera Vanoli, ma anche Helsinki J, realizzato con lo stesso team.
C’è un vecchio progetto che riprenderesti in mano?
L’unico che svilupperei ulteriormente è AquaPura perchè negli anni è continuato a crescere nel web.
Usa e Inghilterra hanno detto anni fa la loro, poi c’è stata l’Italia, da un paio di anni la Francia. Quale pensi sia la nazione a cui guardare?
Sarei portato a dire l’estremo oriente, ma le nostre culture sono ancora troppo distanti fra loro, soprattutto musicalmente, per cui direi che questa responsabilità spetta ancora alla cara vecchia europa, magari est europa.
Dove e cosa farà Carl Fath tra une ventina di anni?
Dove davvero non saprei. Sicuramente accenderò un computer (o qualunque altra diavoleria il progresso avrà partorito) in cerca di un’idea musicale da sviluppare.
Listino Prezzi Carl Fath
Mixing (una traccia): € 300
Mixing + Arrangiamenti e correzioni: € 500
Mastering (una traccia): € 50
Stems Mastering (una traccia): € 150
Vocal Processing (Vocals Mixing): € 50
Composizione, produzione e arrangiamenti traccia pop dance / EDM (non cantata): € 1000-2500
Jingles (per dj, radio, etc): € 20
Intro per dj: € 50
Pubblicità: € 30
Mixato o Radio Shows per dj: € 50 (durata un’ora)
Lezioni di produzione musicale, mix e mastering (Ableton Live) via Skype: € 30 (all’ora)
